Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa progressiva, che coinvolge principalmente alcune funzioni quali il controllo dei movimenti e l’equilibrio.

I principali sintomi della malattia sono il tremore a riposo che può interessare una mano, la mandibola o i piedi, la rigidità, la lentezza nei movimenti (bradicinesia) ma anche disturbi “non motori” come problemi cutanei, disturbi urinari, della pressione arteriosa, del sonno e molti altri. Le cause purtroppo non sono ancora certe anche se si fa riferimento a cause genetiche e ambientali. La diagnosi è clinica, vengono quindi osservati i sintomi del paziente e successivamente vengono effettuati alcuni esami per confermare la diagnosi come la risonanza magnetica, la scintigrafia cerebrale o la PET.

L’età media di esordio è intorno ai 58-60 anni, ma circa il 5% dei pazienti può presentare un esordio giovanile tra i 21 ed i 40 anni. In Italia si stima che le persone che soffrono di questa malattia siano circa 250.000.

Per supportare i malati di Parkinson e i loro familiari è stata creata un applicazione, scaricabile sui dispositivi mobili, chiamata NoiParkinson. L’app, realizzata da un team multidisciplinare di neurologi e specialisti di altre discipline come fisiatri, dietologi, gastroenterologi, urologi e psicologi, è stata sviluppata da Havas Life con il sostegno di UCB Italia. È divisa in sezioni e fornisce una serie di informazioni utili di tipo scientifico con approfondimenti, consigli sui programmi di riabilitazione più efficaci, sulle problematiche relative alla nutrizione, video per gestire al meglio le problematiche quotidiane e questionari di autovalutazione da compilare su suggerimento del proprio Neurologo. Vengono inoltre indicate le opzioni terapeutiche e come prepararsi alla visita. L’applicazione è facilmente consultabile e permette inoltre di avere una visione omnicomprensiva della malattia.

“Il supporto fornito dai caregiver è fondamentale, perché l’80% dei pazienti ha bisogno di aiuto per ricordarsi di prendere i farmaci” sostiene il presidente dell’Accademia Limpe Dismov, Pietro Cortelli. La conoscenza e l’informazione sulla malattia, di cui questa applicazione può essere uno strumento utile, può aiutare non solo i malati a vivere meglio e a rallentare il decorso, ma anche i familiari a gestire ed affrontare giorno per giorno la malattia.