Nel corso della vita si arriva in una fase nella quale i figli si potrebbero trovare “obbligati” a prendere la difficile decisione di ricoverare il proprio genitore in una Casa di Riposo per non autosufficienti. Si tratta di una scelta che può essere presa in momenti differenti della malattia, ma che in qualunque momento avvenga, rappresenta certamente una scelta non facile da attuare, anche se spesso è quella giusta.

Prima di ricoverare l’anziano in una RSA, solitamente, si provano diverse soluzioni graduali: la più utilizzata è sicuramente quella di affiancare al proprio caro una badante che si prenda cura di lui senza fargli abbandonare la propria casa e facendolo rimanere vicino ai propri affetti famigliari. Molto spesso, però, con l’aggravarsi della malattia e soprattutto quando il proprio genitore diventa non autosufficiente questa soluzione viene abbandonata e i figli propendono per un ricovero in RSA.

Molti sentimenti entrano in gioco in questa decisione ma è bene ricordare come l’anziano potrà giovare di cure e assistenza mirate fornite da un equipe multidisciplinare preparata nei vari ambiti di specializzazione,  alleggerendo anche i famigliari da tutta una serie di preoccupazioni.

Le strutture per anziani non autosufficienti, ma anche il concetto stesso di Casa di Riposo, è molto cambiato. In primo luogo il termine Casa di Riposo, poco invogliante e che viene associato a quello di “ospizio” è stato modificato in Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA), un luogo nel quale assistenza, cura, igiene e pulizia, organizzazione e ambienti sono migliorati e si sono modernizzati. Viene dato rilievo alla singola persona che assume un ruolo di centrale importanza e per questo motivo vengono redatti dei Progetti Assistenziali Individuali (PAI), ma anche Progetti Riabilitativi Individuali (PRI) che hanno l’obiettivo di personalizzare le cure e le prestazioni che vengono offerte all’ospite. Negli ultimi anni, sono inoltre raddoppiati i controlli e i requisiti strutturali, assistenziali ed organizzativi richiesti per far si che le RSA possano offrire standard sempre più elevati agli ospiti e ai famigliari. Non bisogna dimenticare, infine, le attività di animazione e di terapia occupazionale che vengono offerte dalle strutture. Molte ricerche dimostrano che le diverse attività proposte hanno un impatto significativo sulla salute e sul benessere dell’ospite. La partecipazione a momenti di condivisione e socializzazione aiuta a diminuire le situazioni di isolamento e incide sul senso di soddisfazione e di fiducia.

In conclusione, prima di prendere la decisione di ricoverare il proprio caro è bene informarsi ed analizzare la scelta di Residenze Sanitarie Assistenziali che sono presenti sul territorio in base alle esigenze del nostro caro per garantirgli tutto il benessere e le attenzioni delle quali ha bisogno.