Sono nati anche in Italia i primi Villaggi Alzheimer, esempi di una nuova modalità assistenziale per le persone che soffrono di Alzheimer nel nostro paese.

Il Paese Ritrovato a Monza e Villaggio Emanuele a Roma sono infatti due esempi innovativi di come migliorare la qualità della vita delle persone colpite da Alzheimer.

Sono dei piccoli paesi con strade, piazze e qualche negozio dove l’anziano affetto da Alzheimer può muoversi in tutta autonomia e sicurezza perché sempre controllato da personale medico ed infermieristico. Infatti, tutti i lavoratori dei negozi presenti nel piccolo paese sono operatori socio-sanitari, sempre pronti a dare assistenza ai malati in caso di bisogno, ma nessuno di questi porta una divisa o un camice. Nel villaggio è presente un bar, un minimarket, una palestra, un parrucchiere, e dei giardinetti. Gli anziani possono avere una vita normale, andando al bar, mangiando in compagnia, frequentando laboratori e facendo la spesa al minimarket.

Il Villaggio è formato da vari appartamenti, e per ognuno di essi convivono più anziani: cucina e sala da pranzo sono condivise, mentre la camera è personale per tutelare la privacy di ognuno.  Tutto è stato attentamente studiato, anche l’arredamento. Esso deve infatti essere funzionale e di facile utilizzo, così che venga aumentata la sensazione di adeguatezza e di tranquillità dell’anziano.

Questi luoghi aiutano a rallentare il declino cognitivo, mantenendo l’anziano autonomo più a lungo. Ci auguriamo che nascano in Italia altri esempi simili.

 

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