L’Assistenza domiciliare integrata (ADI) è un insieme di servizi e interventi socio-sanitari erogati al paziente all’interno della sua abitazione tramite personale qualificato come medici, OSS, fisioterapisti, infermieri, etc. L’ADI consente alla persona di continuare a vivere tra i propri cari, ritardando il ricovero in strutture specializzate come residenze sanitarie assistenziali e offrendo anche un vantaggio in termini economici. Le prestazioni erogate sono definite in un Piano di Assistenza Individuale (PAI) concordato tra le parti e possono essere prestazioni semplici come prelievi di sangue, medicazioni, cambio catetere o più complesse come veri e propri interventi di cura e di riabilitazione.

La RSA Aperta, invece, è un servizio innovativo disponibile in Lombardia che offre la possibilità di usufruire di servizi sanitari e sociosanitari utili a sostenere la permanenza al domicilio della persona il più a lungo possibile, con l’obiettivo di rinviare nel tempo la necessità di un ricovero in una struttura residenziale. Si rivolge a persone affette da demenza certificata o ad anziani di età pari o superiore a 75 anni, in condizioni di non autosufficienza. La misura riconosce la possibilità di erogare diverse tipologie di servizi, sia all’interno delle strutture, consentendo l’accesso anche per poche ore, sia all’esterno, direttamente presso il proprio domicilio.

I numeri delle persone che hanno aderito sono positivi: si è passati da 9.017 beneficiari nel 2015, a 11.836 nel 2016 e a 9.842 nel primo semestre 2017.

Per ogni utente beneficiario della misura deve essere predisposto un Fascicolo Socio Sanitario Assistenziale (FASAS) semplificato che deve contenere: una valutazione multidimensionale, la documentazione sanitaria, il P.I., il PAI e un diario contenente la registrazione degli interventi.

Entrambi sono strumenti davvero utili che aiutano a migliorare la qualità della vita dell’assistito e anche quella del suo caregiver.