Il 19 maggio, sono stati presentati i risultati del progetto “Sidera B”. Si tratta di una Piattaforma tecnologica di servizi con strumenti per l’erogazione di attività motorie e cognitive. La piattaforma vuole garantire la continuità di cure al domicilio a pazienti cronici (persone con bronco-pneumopatia cronica ostruttiva, malattia di Parkinson e patologie neurodegenerative, scompenso cardiaco cronico).

Al progetto hanno partecipato 140 pazienti ed è stato finanziato in parte da Regione Lombardia con la partecipazione di diversi istituti come IRCCS Fondazione don Carlo Gnocchi onlus, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Liuc-Università Cattaneo e Politecnico di Milano. Le aziende produttrici partecipanti invece erano: AB medica spa, TenactaGroup spa, Amikosrl, Grifo Multimedia srl. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di Fondazione Politecnico.

Nella sola Regione Lombardia i cronici sono rappresentanti da circa 3,2 milioni di individui, corrispondenti al 31,8% degli assistiti, percentuale di popolazione in grado di assorbire fino al 79,6% della spesa sanitaria pubblica lombarda. (LIUC)

L’obiettivo principale che si voleva raggiungere era il miglioramento della qualità di vita del paziente affetto da cronicità, ma anche aumento della compliance terapeutica, l’efficientamento organizzativo delle strutture sanitarie in cui il sistema è adottato e l’estensione della platea di pazienti che possono svolgere attività di riabilitazione domiciliare.

Il paziente, attraverso un dispositivo, accede al proprio piano di assistenza, al fine di conoscere le azioni che deve compiere nel corso della giornata, avendo a disposizione anche alcuni devices per tenersi monitorato. Gli operatori sanitari possono controllare le attività e modificare in tempo reale il piano riabilitativo del paziente, qualora insorgessero difficoltà o problematiche. Questa modalità di erogazione della prestazione garantisce una costante tracciabilità e consente agli operatori di seguire contemporaneamente più pazienti da remoto. In questo modo non è più necessario muoversi dal proprio domicilio per ricevere le prestazioni, ma i pazienti possono essere monitorati in modo costante e continuo dalla propria abitazione.

Questo progetto è innovazione che va nella direzione giusta, quella del futuro.