L’ortoterapia è una terapia alternativa che, attraverso la manipolazione della terra e delle piante, il contatto con la natura e l’ambiente, porta ad un maggiore benessere fisico e psicologico. Gli effetti e i benefici sono dimostrati scientificamente e, trattandosi di una terapia occupazionale, ha l’obiettivo di mantenere e/o recuperare le capacità cognitive di coloro che la praticano.

Attraverso quest’attività si sviluppa sia la manualità (toccando la terra, i semi, le foglie, i rami secchi e innaffiando la pianta), sia le facoltà mentali poiché i partecipanti sono spinti a ricordare il nome delle piante e le loro proprietà. Attraverso l’uso di attrezzi semplici, come possono esserlo la paletta o l’innaffiatoio, gli anziani o le persone con problemi psichici si prendono cura con amore e dedizione delle piante sin dalla semina, diventando poi responsabili della loro crescita che rappresenta la prova tangibile delle proprie capacità nonché soddisfazione personale. Si accrescono inoltre l’autostima e il senso di inclusione sociale contrastando l’isolamento e il senso di inutilità che è spesso frequente nelle persone anziane o in chi ha gravi disabilità, portando a un miglioramento in termini terapeutici e sociali. Soprattutto in luoghi di degenza, come le case di cura, l’ortoterapia ha portato a enormi benefici sugli Ospiti e sul modo di reagire ai farmaci e alle terapie.

Erbe aromatiche, ortaggi, piantine di frutta o fiori: tutto può essere coltivato! L’importante è che la semina e la coltivazione avvenga in fioriere rialzate o in vasetti su un tavolo cosi che anche chi non è in grado di piegarsi può aiutare nel lavoro. Colori ma soprattutto profumi che si sprigionano dalle piccole piante sono in grado di risvegliare i vecchi ricordi degli Ospiti, la loro giovinezza trascorsa nei campi e quella felicità fatta di cose semplici, facendoli sentire di nuovo vivi.

Anche la Casa di Cura Sant’Anna ha avviato il progetto di Ortoterapia chiamato “Orto sul balcone” con grande successo e partecipazione da parte degli Ospiti. Nel primo dei tanti incontri, ogni Ospite ha scelto la pianta aromatica di cui voleva prendersi cura tra menta, basilico, origano, rosmarino, timo, etc. personalizzando il vaso con il proprio nome e ritratto. Successivamente ognuno ha rinvasato, sfoltito e bagnato la sua piantina, ma non prima di aver parlato delle varie proprietà e indicazioni sulla cura, sull’esposizione al sole e sulla storia della stessa. “Gli si leggeva negli occhi una vera felicità” ha commentano una delle educatrici che ha svolto il progetto.