Negli ultimi anni sempre più persone si ammalano di osteoporosi, in particolare le donne che con l’aumentare dell’età sono sempre più esposte. Si pensi che solo in Italia, ogni anno si stimano 100-110.000 fratture di polso e 60-70.000 di femore causate dall’osteoporosi. Le fratture costituiscono l’evento clinico più rilevante dell’osteoporosi, ed interessano principalmente il polso, le vertebre ed il femore. La rilevanza dell’osteoporosi deriva anche dalla sua diffusione: l’aumento dell’aspettativa di vita che ha caratterizzato gli ultimi decenni, ha fatto salire il numero degli individui a rischio con una tendenza in inesorabilmente aumento.

Ma che cos’è l’osteoporosi?

È una malattia cronica degenerativa dell’apparato scheletrico caratterizzata dal deterioramento della massa ossea e a una riduzione dei sali minerali causata da fattori nutrizionali, metabolici o patologici. Le ossa diventano quindi più fragili, fino a perdere le caratteristiche di elasticità e resistenza, e sono esposte ad un maggior rischio di frattura per traumi anche minimi.

Quali sono i principali fattori di rischio?

Come si è accennato precedentemente il sesso femminile è quello più soggetto ad ammalarsi. L’osteoporosi interessa la donna con un rapporto 8 a 2 nei confronti dell’uomo; la donna ha in effetti un apparato scheletrico meno robusto di quello maschile, è esposta alla perdita accelerata di minerale dopo la menopausa, ed inoltre vive più a lungo. L’età infatti può essere considerata di per se un fattore di rischio, in quanto più si va avanti con gli anni e maggiore è la quantità di osso che si perde progressivamente. Altri fattori di rischio sono dipendenti da abitudini di vita (fumo, abuso di alcolici e una vita sedentaria) e nutrizionali (diete sbilanciate e povere di calcio e l’assunzione di alcuni farmaci) che fanno perdere minerale all’osso.

Come prevenire?

Le cure per l’osteoporosi sono lunghe e non conducono comunque alla guarigione, ma servono solo al contenimento della malattia. La prevenzione è quindi di fondamentale importanza e consiste in primo luogo nel cercare di raggiungere una massa ossea adeguata quando si è giovani attraverso l’attività fisica, per poi continuare a mantenerla quando si è anziani. Questo obiettivo viene raggiunto attraverso una regolare attività fisica, come per esempio una camminata a passo sostenuto di almeno mezz’ora al giorno che stimola il deposito di calcio rafforzando la struttura delle ossa. In secondo luogo è bene seguire una dieta ricca di calcio; importante è il consumo di latte, yogurt, formaggio e, se necessario, un integratore alimentare a base di calcio. Non bisogna certo dimenticare pesce, frutta secca, legumi ed ortaggi, alimenti che contengono calcio in quantità considerevole. Infine si deve mantenere sotto controllo il livello di vitamina D nel corpo, con una corretta alimentazione e l’esposizione al sole. Calcio e vitamina D sono dunque due elementi fondamentali per il mantenimento della salute delle ossa e della loro densità.