La vitamina C, o acido ascorbico, che si trova naturalmente in frutta e verdura come arance, kiwi, fragole, mandarini, peperoni, patate, etc. ha notevoli benefici. In primis innalza le difese immunitarie, ed infatti la troviamo in molti medicinali, ma aiuta anche a prevenire il rischio di tumori, facilita l’assorbimento del ferro, contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo e ha poteri antiossidanti.

Fa parte del gruppo delle vitamine cosiddette idrosolubili, cioè quelle vitamine che non si accumulano nel nostro corpo ma che devono essere assunte con regolarità. Il fabbisogno giornaliero di vitamina C varia per gli uomini e per le donne: per gli uomini è di circa 90 mg mentre per le donne è di circa 70 mg. Se il consumo giornaliero di alimenti non garantisce la dose di vitamina C raccomandata, è opportuno integrarla con integratori alimentari.

Una carenza di vitamina C può provocare lo scorbuto, malattia che si manifesta con stanchezza, debolezza, dolori muscolari e mancanza di appetito, ma allo stesso modo un eccesso di vitamina C può provocare problemi ai reni, con formazione di calcoli, o un eccesso di ferro dal momento che ne favorisce l’assorbimento.

Nelle persone anziane è necessario introdurre nella dieta alimenti contenenti vitamina C, che grazie all’azione antiossidante, aiutano a contrastare i radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento di tessuti e cellule.