Quasi quotidianamente, sui giornali, in televisione, sui social, nei convegni viene richiamata la necessità di cambiare l’attuale sistema socio-sanitario, soprattutto dopo la pandemia che ci ha colpiti. Più nello specifico si evidenzia la necessità di sapersi evolvere nei servizi che ruotano attorno a questo settore, così importante perché tocca la salute ed il benessere di tutti noi.
Anche ComfortCura ha affrontato in diverse occasioni questo argomento che riteniamo di particolare importanza proprio perché fa parte del nostro core business, in quanto erogatore di servizi di vario tipo al mondo socio-sanitario: dalla Comunicazione alle Procedure, dalla Formazione delle Figure Professionali all’utilizzo di Fornitori selezionati con prezzi calmierati. Un’assistenza a tutto tondo per facilitare la gestione, ottimizzando i costi e migliorando la redditività delle Strutture socio-sanitarie.
La questione che si desidera trattare è molto ampia, perché l’evoluzione parte in primis dalla progettazione innovativa dell’immobile per poi toccare i temi della comunicazione, dell’assistenza alla persona, del coinvolgimento del personale, fino ad arrivare all’innovazione tecnologica.
Le RSA del prossimo futuro dovranno evolversi e modernizzarsi, prevedendo una prevalenza di camere singole al fine di tutelare la privacy e sicurezza di ciascun ospite e grandi spazi comuni di socializzazione; dovranno essere un punto di riferimento per il territorio, offrendo servizi di prevenzione, educazione e informazione sanitaria, contribuendo a migliorare la qualità della vita delle persone assistite. Avranno al loro interno un Poliambulatorio che disporrà delle tecnologie più avanzate in campo medico-sanitario, volto a garantire un servizio completo in termini di prevenzione, analisi, diagnosi e cura, potendo svolgere check-up, esami diagnostici, visite specialistiche e cure a favore dei cittadini del territorio. Verranno così assicurati all’utenza tempi rapidi e prossimità di accesso per le prestazioni, al fine di poter garantire un tempestivo approccio diagnostico e terapeutico a favore dei pazienti interni ed esterni, alleggerendo così la pressione sul sistema ospedaliero.
Le RSA del futuro dovranno muoversi verso il domicilio della persona, quindi non solo apertura al territorio, ma arrivare ad entrare in casa delle persone con specifici servizi domiciliari dedicati.
Dovranno saper comunicare in modo efficace, permettendo di valorizzare il lavoro e la professionalità delle persone coinvolte e dell’intera struttura; dovranno saper accogliere, con empatia e attenzione, ogni singolo ospite per farlo sentire a casa, inoltre, dovranno saper innovare e dotarsi di dispositivi tecnologici in materia di domotica, diagnostica e monitoraggio telematico al servizio del benessere dell’ospite. Di grande importanza anche la cartella clinica informatizzata, strumento indispensabile nelle strutture socio-sanitarie che permette di gestire sia la parte amministrativa con tutte le informazioni relative all’ammissione e alla permanenza dell’ospite nella residenza, che allo stesso tempo, gli aspetti clinici e sanitari, tracciando terapie e cure prestate. Infine, ma non meno importante, dovranno saper valorizzare i propri collaboratori, riconoscendo i meriti e rendendoli partecipi, motivandoli, creando spirito di appartenenza, organizzando corsi di formazione in base alle reali necessità degli stessi.
Le Procedure diventano strumento fondamentale e necessario per organizzare il lavoro all’interno della struttura e per portare la stessa verso i più alti standard di qualità per i propri residenti. Attraverso le procedure, si stabilisce la modalità e il momento migliore per svolgere ogni singola attività e anche quali risorse dedicare all’attività stessa. Avere un sistema di procedure permette inoltre di esprimere e dimostrare la propria professionalità e competenza e, cosa ancora più fondamentale, permette di avere tracciabilità del percorso di assistenza, di tutte quelle azioni e iniziative messe in atto per la cura del paziente. Per avere una perfetta tracciabilità, crediamo sia fondamentale l’utilizzo della cartella clinica informatizzata che favorisce la continuità di cura e facilita l’integrazione operativa tra i professionisti sanitari coinvolti, permettendo di avere una visione completa e a tutto tondo.
Quanto sopra, deve correlarsi e integrarsi con una presa in carico sempre più personalizzata dell’ospite, creando condizioni che rendano la sua vita più vivibile e ricca, creando relazioni significative e promuovendo situazioni atte a potenziarne le capacità. È necessario andare oltre alla semplice attività di cura, occupandosi anche del benessere della persona, per farla sentire felice e metterla a proprio agio. Grazie al rapporto umano che il personale stabilisce con l’Ospite e all’attività di animazione, è possibile sviluppare progetti specifici per l’ospite che lo stimolino continuamente e nel modo corretto. Risulta fondamentale poter conoscere l’ospite, avere informazioni sulla sua vita passata, sulle sue abitudini, sulle cose che gli piacciono e quelle che gli danno fastidio. Poter creare un rapporto vero, sincero e rispettoso è fondamentale, perché l’anziano si senta accolto e possa così collaborare.
Il “benessere” deve riguardare anche il personale, poiché la sua insoddisfazione e lo stress ricadrebbe spesso sull’Ospite. Un operatore che non è soddisfatto, che non si sente partecipe, farà il suo lavoro in modo approssimativo, non mettendoci attenzione e passione. Ecco quindi la necessità di ascoltare gli operatori, di renderli partecipi e coinvolgerli, perché la qualità percepita da parte dell’ospite e della famiglia, passa soprattutto da loro e dal loro comportamento.
L’evoluzione dei servizi ha inizio attraverso un lavoro preparatorio sull’organizzazione e sul management per trasmettere e condividere valori, obiettivi e mission con tutto il personale che dovrà approvarli e farli propri. È proprio il personale, quello più a diretto contatto con gli Ospiti e le famiglie, che saprà fornire idee utili per innovare i servizi, partendo dal loro vissuto quotidiano e dalle necessità e dai problemi che esso riscontra. È quindi fondamentale che il personale venga coinvolto fin da subito, facendolo sentire parte integrante di una squadra, nonché fortemente motivato affinché senta lui stesso il bisogno di miglioramento.
Per iniziare questo processo è necessario porsi delle domande: Chi siamo? Dove siamo? Chi vogliamo diventare? Come poter evolvere? E da qui agire per offrire un servizio innovativo che è pronto ad evolversi e ad adattarsi con il cambiare delle situazioni. Si consideri, per esempio, quello che è successo con il Covid: moltissime RSA hanno saputo modificarsi fin da subito e trovare soluzioni alternative ai problemi, mentre altre hanno arrancato inizialmente per poi rimettersi in linea. Per evolversi e rimanere competitivi, è necessaria quindi la flessibilità organizzativa e cioè il saper mutare e adattarsi in risposta ai cambiamenti.
Trovando la risposta alle domande di cui sopra è possibile gettare le basi del cambiamento, ma molto altro ancora rimane da fare.
L’introduzione di procedure, protocolli e metodi di lavoro che devono essere compresi, metabolizzati e condivisi da tutti, e non percepiti come un aumento della mole di lavoro, ma come un aiuto concreto e un’opportunità per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Al personale devono essere affidati ruoli e mansioni chiari, con un metodo di lavoro preciso e una organizzazione definita. Dev’esserci occasione di crescita professione, di apprendimento di nuove competenze e coinvolgimento per arrivare ad un benessere organizzativo. Il miglioramento della qualità del servizio, è raggiungibile implementando quanto sopra esposto, potendo ottenere risultati sorprendenti.
Non conoscendone gli esiti e le conseguenze, il cambiamento può fare paura, ma ora risulta più che mai indispensabile affrontarlo per poter rimanere sul mercato, soddisfacendo le esigenze dell’Ospite e della famiglia.