Quali comportamenti le organizzazioni possono mettere in atto per essere più reattive di fronte alle sfide future? Questa la domanda da cui è partita la riflessione di CBA e di cui si è parlato durante il convegno online che si è svolto a fine gennaio e a cui ComfortCura ha partecipato.

Resilienza è la capacità di reagire di fronte a difficoltà, avversità, eventi negativi ecc. Tutti noi abbiamo vissuto recentemente un momento di difficoltà, dato dalla pandemia che ci ha travolti e che ha travolto anche le associazioni, le società, le industrie. In quel momento però, molte organizzazioni sono state resilienti, trasformando le problematiche che stavano affrontando in occasioni per evolversi.

Bisogna saper cambiare e adattarsi alle diverse e nuove situazioni che ci si presentano davanti. Ogni volta che ci si trova di fronte a dei cambiamenti si può scegliere se essere rigidi e applicare meccanismi sempre uguali oppure essere resilienti e trovare modi alternati, diversi, creativi, sperimentare nuove possibilità.

La resilienza è qualcosa che si può e che si deve imparare. Non solo le organizzazioni devono imparare ad esserlo maggiormente ma anche le persone che lavorano nella stessa.  Si impara non solo dalle esperienze positive, ma anche da quelle negative e dai propri errori. Vivere sempre in situazioni protette, non aiuta a crescere e anzi, ci fa diventare fragili.

Esistono due tipi di resilienza: resilienza come risultato o come processo. La resilienza come risultato è una reazione che ha l’organizzazione rispetto ad un evento critico: qui l’organizzazione ha un ruolo passivo. La resilienza come processo, invece, è un’attitudine a resistere e diventare altro, apprendere dalle situazioni ed evolversi: qui l’organizzazione ha un ruolo attivo.

Dopo la fase acuta dell’emergenza, è necessario pensare ad un cambiamento culturale e strutturale delle residenze per renderle più forti in situazioni critiche e sconosciute. Essere resilienti, infatti, non significa ritornare allo stato in cui ci si trovava prima della crisi, ma significa trovare il modo di recuperare la propria capacità operativa, di imparare da quanto è accaduto e trasformarsi in altro.

CBA ha condotto fra agosto e ottobre 2020 una ricerca quali-quantitativa sulla capacità di resilienza delle organizzazioni sanitarie e sociosanitarie ai tempi del Covid. A un campione di 180 professionisti sanitari è stato somministrato il questionario SEOR (Self-Evaluation of Resilience), mentre a 10 dirigenti aziendali è stata sottoposta una intervista semi-strutturata. Il valore del personale e dei coordinatori è risultato essere uno dei fattori determinanti che ha permesso alle organizzazioni di affrontare con successo la crisi.