Il sistema di welfare italiano non sempre è in grado di essere al passo con l’aumento e l’evoluzione dei bisogni dei cittadini, sempre più articolati e complessi, in una società sempre più frammentata. Le risorse pubbliche diminuiscono mentre i fabbisogni della popolazione aumentano. In questo scenario diventa quindi rilevante il ruolo dell’innovazione che può rispondere in modo efficace alle crescenti richieste dei cittadini.

Infatti, l’innovazione dei prodotti e la digitalizzazione dei processi portano con sé profondi cambiamenti nel modo di vivere e nella qualità di vita delle persone. Di alcune innovazioni vediamo già oggi i miglioramenti, sia nella quotidianità (ad esempio le nostre abitazioni) sia in contesti professionali, mentre per altre le possibili applicazioni concrete diverranno più chiare nei prossimi anni.

Tra le più importanti innovazioni digitali troviamo dunque app, piattaforme e dispositivi mobili, sensori e altri oggetti utili nella vita di tutti i giorni, ma anche robotica, stampa 3D, intelligenza artificiale, realtà aumentata. Si tratta di innovazioni che stanno entrando nella vita di tutti i giorni e facilitano le attività quotidiane di ciascuno di noi.

Nei servizi Welfare la digitalizzazione è in grado di trasformare profondamente i modelli di servizio, ridefinendo luoghi e modalità di erogazione, nonché il ruolo di utenti e operatori. Può ampliare la platea dei beneficiari, intercettando nuovi fabbisogni, target di utenza e individuando differenti modalità per dare risposta alle esigenze manifestate dai cittadini.

Viene però riscontrata una certa lentezza nell’adottare innovazioni tecnologiche e digitali nei servizi sociali e sociosanitari, a causa di uno scarso orientamento strategico e di una limitata visione su come le tecnologie introdotte potrebbero migliorare le modalità di erogazione e della fruizione dei servizi.  È necessario quindi un cambiamento di passo di tutto il settore al fine di potenziare, migliorare ed evolvere la gamma dei servizi offerti ai cittadini.