Nell’interessante webinar organizzato da Cergas SDA Bocconi il 19 luglio, intitolato “La digitalizzazione a supporto dei processi nei servizi sociosanitari: opportunità e impatti gestionali”, è stato analizzato il caso della società Advenias in merito all’utilizzo della cartella informatizzata all’interno delle RSA. In particolare è stato misurato l’impatto dell’introduzione di strumenti digitali a supporto delle strutture socio-sanitarie.

Una delle domande che si sono posti è come agiscono le innovazioni digitali e che tipo di cambiamenti possono promuovere nel contesto delle strutture residenziali per anziani. Per rispondere ad esse si aprono due diverse aree di approfondimento: la prima riguarda i cambiamenti dei processi interni e dell’organizzazione delle strutture che utilizzano le soluzioni digitali, la seconda invece riguarda la possibilità di valutare anche gli impatti gestionali in termini di costi generati o risparmiati. In questi due aspetti vediamo una logica manageriale e di investimento nell’innovazione digitale che non si focalizza solo su una dimensione, come può essere quella dei costi, ma viene adottata una prospettiva più ampia di valorizzazione degli impatti generali nell’adozione di soluzioni digitali nelle strutture residenziali per anziani.

Concretamente è stato somministrato un questionario alle strutture che utilizzano la cartella di Advenias con domande suddivide in aree specifiche, dall’anagrafica, al processo di cura fino all’impatto sui costi.

Da qui sono emerse alcune considerazioni importanti:

  • I rispondenti confermano l’impatto positivo della cartella elettronica nei processi di cura, la riduzione degli errori nella documentazione clinico-assistenziale dei residenti e del tempo dedicato alla compilazione di documenti da parte del personale amministrativo e del personale sanitario e/o assistenziale; tuttavia questo impatto è prevalentemente osservato e non misurato;
  • Forte miglioramento nella qualità della comunicazione tra operatori e amministrativi, tra personale sanitario e tra operatori socio-assistenziali; di contro non è chiaro il posizionamento sul carico di lavoro degli amministrativi;
  • Miglioramento dei processi di cura, il personale può così dedicare più tempo di qualità ai residenti in quanto c’è uno snellimento delle procedure amministrative. Questo però, cosi come altre dimensioni, come la produttività del personale, sono difficili da quantificare;
  • Aumento dei dati a supporto delle decisioni gestionali, nonché riduzione degli errori clinici.

Se queste considerazioni sono prevalentemente positive, ci sono però molti altri aspetti che i Direttori devono analizzare per poter inserire la cartella elettronica nelle proprie strutture. Infatti, se la scelta non è condizionata in primis dal costo, essa è influenzata dagli allestimenti strutturali come, computer, tablet, aggiornamenti software, spazi di archiviazione che dovranno essere predisposti, dagli allestimenti infrastrutturali come rete e connessione, adattamento agli impianti ed eventuali ristrutturazioni ed interventi ai magazzini, ed infine dalla formazione del personale.

L’introduzione della cartella elettronica, non si deve quindi vedere tanto nell’ottica del “risparmio” economico, ma nel valore aggiunto che essa produce sia per gli operatori che sono più attivi e si concentrano sui bisogni e sulla cura delle persone, ma anche nella gestione del tempo risparmiato nella reportistica e nella qualità, nel tracciamento dei dati e nell’archiviazione digitale, evitando lo spreco di carta ed affini, nel miglioramento dell’organizzazione e della qualità del lavoro e una visione proiettata sempre di più sul digitale anche nelle RSA.