Lo scorso 21 settembre, Comfortcura ha partecipato al convegno organizzato da Cerismas “La gestione del paziente anziano tra ospedale e territorio” che si è svolto a distanza.

Dopo la pandemia che ci ha travolti, un tema diventato di grande rilievo è la gestione del paziente anziano fragile. Quali sono i bisogni clinico-organizzativi di questa categoria di pazienti? Come assicurare l‘integrazione tra ospedale e territorio? Come ridurre gli accessi inappropriati al Pronto Soccorso?

Secondo uno studio risulta che il 40% degli accessi al pronto soccorso è di anziani, ed oltretutto, nell’arco di un anno, gli stessi tornano più volte al pronto soccorso con codice rosso o giallo. Il tasso di ricoverati è più alto negli anziani, che generalmente vengono ricoverati nel reparto di medicina generale. La degenza media di questa categoria in ospedale è maggiore ai 30 giorni.

Questi dati sottolineano come bisognerebbe prendere in carico gli anziani fragili con delle soluzioni esclusivamente dedicate a loro. Il paziente anziano fragile deve essere considerato come una categoria “speciale” con una rete di cura dedicata. La collaborazione tra ospedale e strutture extraospedaliere (RSA, ADI, Hospice, Poliambulatori) diventa quindi essenziale per alleggerire gli ospedali e avere un sistema sanitario efficace ed efficiente.

Bisogna creare una sanità sempre più vicina al paziente, sempre più digitale attraverso gli strumenti corretti per permettere il cambiamento e bisogna garantire un percorso efficace e personalizzato con presa in carico integrata, attraverso la rete integrata dei servizi offerti.