Si è tenuto il primo dicembre la presentazione del rapporto OASI 2020 elaborato dai ricercatori del Cergas SDA Bocconi. Al centro del rapporto l’impatto del Covid19 sul sistema sanitario italiano e sulla capacità dello stesso di reagire alla nuova situazione.

Dall’analisi emerge che la pandemia è stata un’opportunità per lo sviluppo del sistema sanitario italiano; infatti sono state messe in atto azioni ed investimenti che altrimenti non sarebbero stati fatti. Nel 2020, per la prima volta dopo 10 anni, il SSN ha aumentato significativamente la propria spesa corrente. Si stima un aumento di circa 5 miliardi, pari al +4,7% della spesa totale. Inoltre, tra marzo e ottobre sono state assunte circa 36 mila figure professionali tra medici, infermieri e figure affini.

La pandemia ha reso però più evidente le necessità di maggiore tempestività ed efficacia della catena decisionale e ha visto accelerare il processo di riavvicinamento delle Aziende alle strutture regionali. Nel giro di poche settimane alcuni servizi si sono trasformati, come in Lombardia in cui il 42 % dei posti letto acuti è stato destinato ai pazienti Covid 19 e quasi il 20% a livello nazionale.

Un altro tema di primaria importanza che è stato discusso è stato quello della digitalizzazione del SSN. Si è visto come sia rilevante, soprattutto in periodi straordinari come questo, la medicina a distanza e la telesorveglianza da remoto; l’informatizzazione dei meccanismi di accesso e di refertazione per i pazienti; l’automazione delle logiche e dei processi di presa in carico.

Il risultato di tutto ciò è la consapevolezza che il SSN ha bisogno di ristrutturarsi. Sarà quindi fondamentale la destinazione delle risorse europee, il rinnovo della rete infrastrutturale intesa sia come investimenti sul territorio in digitalizzazione e in infrastrutture, sia a livello ospedaliero, nonché favorire logiche per lo sviluppo di competenze e valorizzazione dei professionisti.