La Comfortcura ha partecipato al Sente-mente day organizzato da Letizia Espanoli il 21 settembre in occasione della giornata mondiale sull’Alzheimer.

Cos’è il modello Sente-mente?

È un nuovo modello italiano, innovativo e rivoluzionario, per svelare, nel dolore della malattia, le opportunità di viverla. Il carattere innovativo sta nell’individuazione e valorizzazione dell’essenza vitale racchiusa in ciascuna persona. Sente-Mente ®, allena le Persone e le Organizzazioni socio sanitarie ad uscire dallo stato di impotenza, grazie ad un metodo capace di creare benessere sia per la persona malata, sia verso coloro che a vario titolo sono coinvolti nel processo di assistenza e cura. Il modello permette di stimolare la creazione di nuove azioni di assistenza e cura unite ad un miglioramento organizzativo.

Sente-mente day

Una mattinata davvero interessante che ci ha fatto aprire gli occhi sul tema della contenzione, o meglio della s-contenzione. Durante la mattina si è parlato sia di contenzione fisica che di contenzione farmacologica.  Troppo spesso crediamo che la contenzione venga utilizza come strumento per proteggere il paziente anziano e non ci rendiamo conto di cosa questa causi non solo nel paziente, sia a livello fisico che a livello emotivo, ma anche nella persona che applica la contenzione.

Durante il periodo di pandemia, il ricorso alla contenzione è aumentato perché apparentemente sembrava una modalità più semplice per prendersi cura delle persone con demenza, maggiormente bisognose di attenzioni speciali e cure personalizzate.

Come esposto dalla Dott.ssa Giusi Perna, psicologa ad indirizzo neuropsicologico, durante il suo intervento: ˂˂ Per troppo tempo abbiamo vissuto all’ombra della convinzione erronea che, giunte ad una fase avanzata di malattia, le persone con demenza fossero “corpi inerti”. Corpi incapaci di sentire dolore e provare sentimenti. Oggi, una solida letteratura neuroscientifica, sostiene che la persona con demenza mantiene la sua straordinaria capacità di SENTIRE, emozioni, sensazioni tattili e dolore˃˃.

La persona che subisce contenzione vive una serie di emozioni negative tra cui paura, angoscia, ansia, rabbia, incubi e flashback, rievocazione e ritraumatizzazione da esperienze di abuso vissute in precedenza, etc. ma anche chi applica la contenzione sente una miriade di sensazioni negative come tristezza, angoscia, senso di colpa, pietà, percezione di conflitto verso colui di cui ci si dovrebbe prendere cura, paura di denunciare, conflitto tra libertà, rispetto e pratiche di cura, sensazione di violare i diritti e la dignità della persona, sensazione di svuotamento emotivo. Non tutti, però, provano le stesse emozioni, infatti, molti operatori vivono questo gesto come normale, come parte della propria routine lavorativa e quindi non provano nessuna emozione, ed è il caso peggiore.

Questa mattinata ci ha permesso di fermarci a riflettere, e ci ha lasciato una voglia profonda di divenire anche noi moltiplicatori di istanti felici in tutti gli ambiti della nostra vita.