È finalmente arrivata la primavera: giornate che si allungano, temperature che si alzano, fiori che sbocciano ma attenzione, in agguato ci sono le allergie causate dai pollini, tipiche di questa stagione.
La fioritura di alcuni tipi di piante come le Graminacee, le Parietaria, le Composite (ad esempio l’ambrosia), le Betulacee, le Oleacee e le Cupressacee provocano in alcuni soggetti delle forti reazioni allergiche che si manifestano attraverso diversi disturbi. I più comuni sono: congestione nasale, bruciore, lacrimazione e arrossamento agli occhi, prurito al palato, al naso o agli occhi, difficoltà nel respirare, etc.
Alle prime avvisaglie di questi sintomi bisogna consultare il proprio medico curante o un allergologo per programmare un test e successivamente, se l’allergia è verificata, ricorrere ad una cura anche con antistaminici, se non alla vaccinazione.
Ma come sopravvivere alle prime allergie della stagione? Vi proponiamo alcuni consigli da seguire:
- Controllare il calendario delle fioriture. Su internet si possono trovare calendari generici con i periodi delle principali fioriture e misurazioni giornaliere con la presenza di pollini nell’aria per essere sempre aggiornati;
- Evitare di uscire durante le giornate secche e ventose. In queste giornate la concentrazione di pollini nell’aria è più alta rispetto al normale e di conseguenza potrebbe causare maggiori disturbi. Anche dopo un temporale non è consigliato uscire perché la pioggia rompe i pollini rendendoli più piccoli e quindi facili da inalare. Per chi può, nei periodi di fioritura, è consigliato trascorrere un soggiorno di sollievo al mare. Basta solo qualche giorno per sentirsi subito meglio;
- È preferibile lavare i capelli quotidianamente poiché i pollini spesso rimangono intrappolati tra i capelli e la notte possono depositarsi sul cuscino, venendo poi inalati;
- In macchina, anche se la stagione permette di tenere i finestrini abbassati, è meglio, far funzionare l’aria condizionata per ridurre al minimo l’ingresso del polline e l’inalazione;
- Bisogna prestare attenzione anche tra le mura domestiche. Ad esempio è meglio non aprire le finestre la mattina presto e la sera, quando la concentrazione di pollini nell’aria è più elevata. Inoltre, anche se le belle giornate di sole lo permettono, sarebbe preferibile non stendere il bucato all’aria aperta perché i pollini potrebbero depositarsi sui vestiti e provocare fastidi.
Con le giuste cure e seguendo questi consigli si possono attenuare i sintomi e i disturbi, percependo un immediato sollievo.