di Padmah L. Galantin (presentazione di I. Testoni, prefazione di S. Spinsanti, postfazione di F. Iurlaro)
Di fronte al morente, operatori e famigliari si muovono in un territorio sconosciuto e carico di emozioni contrastanti. Il libro offre analisi delle situazioni emotive e suggerimenti concreti, risultando particolarmente utile a quanti, per professione, si trovano a dover assistere le persone nell’ultima frazione di vita e a dover supportare i famigliari.
«L’immensa gratitudine per quanto vissuto, per aver camminato nel giardino in cui vivono i morenti, non solo mi porta personalmente a percepire la pienezza della vita, ma rende sempre più preziosi l’incontro con l’Altro e la gioia di condividere relazioni. Ho imparato che “neanche Dio può cambiare la Storia”, che il significato più profondo e intimo di questo percorso umano è essere “pro” e che, come dice Isadore From, “una bella vita è un insieme di belle giornate” e forse morire non è il peggiore dei mali»