Iscrivetevi numerosi al nostro intervento dal titolo “Ripensiamo i luoghi di cura. Spunti pratici per rendere le nostre case accoglienti” che si terrà il 7 aprile 2022 durante il Meeting delle Professioni di Cura, organizzato da Editrice Dapero a Piacenza.

Ecco di cosa parleremo:

Le dimensioni degli spazi privati e comuni, la personalizzazione degli stessi, la cura nei dettagli e nel comfort, la vivibilità con la garanzia di privacy sono tutti obiettivi primari da perseguire nella realizzazione e/o nel miglioramento di una Residenza che deve ospitare persone affette da problematiche fisiche e psichiche a volte molto importanti.

L’ospite che entra in una Residenza ricercando assistenza per sostenere o superare il suo stato di dipendenza, non deve rinunciare alla propria identità, alla propria dignità e personalità. Il residente non deve essere considerato un mero destinatario dei servizi, bensì il fruitore degli stessi. In quest’ottica occorre ispirare tutta l’elaborazione funzionale e strutturale della progettazione poiché le Residenze, prima di essere luoghi di cura, sono luoghi di vita. Ne consegue che l’importanza di arredare la propria stanza con oggetti personali e ricordi, permette di alleviare la mancanza della propria casa.

Accoglienza, assistenza, sicurezza, riservatezza e dignità sono le “le parole chiave” che il residente desidera ricevere all’interno della sua “nuova casa”. Pertanto lo spazio a disposizione dell’ospite deve essere sempre più accogliente, vivibile e qualificato, al fine di consentire la socializzazione con le altre persone e nel contempo spazi riservati per gli incontri con i famigliari con la giusta privacy ed intimità, nonché poter disporre di spazi all’aperto con la possibilità di usufruire del verde e della natura. Anche la socializzazione gioca un ruolo fondamentale all’interno della struttura: sono necessari spazi adeguati affinché tutti i residenti possano ritrovarsi insieme per trascorrere momenti sereni o per partecipare ad attività che stimolino le loro capacità mentali e motorie.

Inoltre, occorre tenere presente che la Residenza è altresì il luogo di lavoro di tutti gli operatori sanitari e socio-sanitari che devono poter essere messi nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro assistenziale nel modo migliore. Disporre di spazi vivibili, confortevoli, puliti ed ordinati è fondamentale per il loro benessere lavorativo, permettendo anche un confronto e una socializzazione tra i collaboratori stessi.

Quindi la Residenza deve essere concepita, progettata e realizzata come luogo di vita degli ospiti e degli operatori che devono sentire un sentimento di appartenenza al luogo in cui vivono e svolgono la propria attività, considerandola la propria casa nella quale il loro tempo sia valorizzato da un’esperienza di sentimenti e di vita vissuta insieme in un ambiente gradevole e gratificante.

Gli argomenti trattati

  • Integrazione delle esigenze di committenza e utenza nella definizione del layout
  • Funzionalità, estetica, privacy, sicurezza all’interno delle Residenze
  • Il giusto mix degli spazi per soddisfare le esigenze di ospiti, famigliari e operatori
  • L’attenzione ai dettagli e al comfort alberghiero
  • La dialettica tra privacy e spazi comuni
  • La socialità e i momenti di animazione
  • La Residenza vista e vissuta dagli operatori
  • La Residenza come luogo di vita ed espressione di qualità