Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’esposizione della popolazione al calore è in aumento a causa dei cambiamenti climatici e gli anziani sono maggiormente esposti ai pericoli del caldo. L’afa provoca affaticamento, vertigini e spossatezza in ognuno di noi, ma in un anziano affetto da demenza questi effetti sono amplificati e provocano maggiore affaticamento nel corpo già fragile. In questi casi bisogna prestare molta attenzione poiché l’anziano troverà difficoltà nell’esprimere quello che sente anche se sentirà sicuramente che qualcosa non va. Ci sono comportamenti che ci aiutano a capire che i nostri familiari hanno sete, come per esempio quello di portare alla bocca degli oggetti o semplicemente se hanno le labbra secche. L’acqua è l’elemento più importante ma non sempre è facile far loro bere dell’acqua, quindi per far sì che trovino più piacevole bere vi consigliamo di aggiungere un po’ di limone e zucchero oppure preparare un the freddo. Sicuramente meglio evitare le bevande commerciali e gasate che sono molto zuccherine. Il modo più corretto di bere, poi, è di farlo gradualmente nell’arco della giornata, ma nell’anziano affetto da demenza non si può fare affidamento sulla memoria perché “si ricordi di bere” quindi dobbiamo essere noi a porgergli un bicchiere di tanto in tanto.

Un’altra strategia potrebbe essere quella di far assumere ai nostri cari della frutta a pezzetti come anguria e melone che contengono molta acqua. Inoltre la frutta è anche ricca di sali minerali, vitamine, antiossidanti e fibre, che, insieme all’acqua, consentono un buon funzionamento dell’apparato digerente.

Bisogna prestare attenzione anche alle medicine perché con il caldo estivo potrebbero avere degli effetti diversi e indesiderati. Ad esempio i farmaci per l’ipertensione con il caldo possono abbassare la pressione eccessivamente.

Il movimento è sempre raccomandabile e, anche con il caldo, uscire un po’ di casa per passeggiare in luoghi verdi è comunque una buona abitudine. Per un anziano, è tuttavia opportuno limitare le uscite solo nelle ore più fresche della giornata: al mattino presto (7-9) o alla sera dopo cena (20-22).

Nelle giornate di caldo inteso è necessario vigilare maggiormente sugli anziani affetti da demenza e aiutarli a trovare un po’ di refrigerio; se però notate che qualcosa non va e l’anziano non si sente bene, chiamate il medico.