Il 28 e 29 novembre, a Bologna, si è svolta la decima edizione del Forum sulla non autosufficienza organizzata da Gruppo Maggioli. Un ricco programma di convegni e workshops dai differenti temi con proposte di metodologie operative formulate da professionisti del settore, best practices nonché presentazioni e discussioni di innovazioni organizzative.
Il Forum, che si rivolgeva ad un pubblico molto variegato – da Direttori di Strutture residenziali a infermieri,fisioterapisti, medici, assistenti sociali ed educatori professionali, etc. – ha dato l’opportunità di creare interessanti spunti di riflessione.
ComfortCura, associata ad ANSDIPP,Associazione Nazionale dei Manager del Sociale e Socio-sanitario, ha presenziato ai convegni che ANSDIPP ha presentato durante queste due giornate.Tra i vari interventi, tutti molto interessanti, desideriamo citare quelli sulla qualità e sulla tecnologia.
Solitamente quando all’interno delle Strutture (RSA o Cliniche) si parla di “porre al centro la persona” ci si riferisce all’ospite, utilizzatore finale del servizio. Inoltre quando si parla di qualità ci si riferisce alla qualità che il cliente (ospite e/o famigliare) percepisce ma non si pone altrettanta attenzione alle persone che generano qualità. In una struttura socio-sanitaria le persone che generano qualità sono i collaboratori che lavorano quotidianamente a stretto contatto con l’ospite. Bisogna quindi porre al centro non solo la persona fragile ma anche il personale stesso, garantendogli sostegno, riconoscendo il valore del loro lavoro e soprattutto coinvolgendoli come facenti parte del Gruppo. La qualità deve essere poi voluta non solo da chi dirige la struttura ma anche da chi ci lavora perché essa si costruisce sulle azioni di ogni singolo collaboratore in sinergia e in condivisione con la direzione e tutto il team. Infine, la qualità è rigenerativa ed è in grado di svilupparsi a diversi livelli: nella vita dei residenti, nella relazione di cura fra residenti e collaboratori nonché nella vita lavorativa restituendo passione ai collaboratori.
Nel settore della Long Term Care l’innovazione tecnologica è la nuova risposta alle esigenze degli utenti. È vero che l’utilizzo delle nuove tecnologie da parte di persone anziane è spesso difficile ma sarebbe in grado di rispondere ad una sempre crescente domanda di personalizzazione dei servizi e di miglioramento della qualità degli stessi. Le tecnologie quindi possono incidere in modo rilevante sull’organizzazione dell’erogazione dei servizi.Ovviamente devono essere studiati e messi in atto specifici percorsi di apprendimento e coinvolgimento del personale e dell’organizzazione stessa che devono essere preparati sull’utilizzo delle nuove tecnologie introdotte. Secondo uno studio cui hanno partecipato quasi 150 strutture, circa il 47% di esse dichiara di aver introdotto innovazioni tecnologiche. Andando poi nel dettaglio, la maggior parte si riferisce all’introduzione di app e dispositivi mobili che danno supporto agli operatori nella gestione dell’ospite. Pertanto, le opportunità date dalla tecnologia in questo settore sono molteplici e nel futuro si prevedono cambiamenti radicali nelle modalità di assistenza e cura degli anziani grazie alle nuove tecnologie.