Abbiamo già parlato più volte della figura del caregiver, cioè della “persona che si prende cura” di un anziano, un disabile e di qualsiasi altra persona che necessita di aiuto. Il caregiver, spesso presta la sua assistenza volontariamente e a titolo gratuito: si tratta di una scelta che, anche nelle situazioni migliori, comporta un carico di responsabilità, preoccupazioni ed incombenze. Inoltre il caregiver spesso assume questo ruolo in modo inatteso, improvviso o graduale con l’insorgere e l’aggravarsi della malattia di una persona cara. Pertanto, spesso può non essere preparato, né tecnicamente né psicologicamente e, in mancanza di supporto da altre figure o di risorse materiali per delegare la cura a figure professionali, può sentire di non avere una scelta.

Ecco che in alcuni casi, nasce lo stress fisico e psicologico; una reazione normale a situazioni importanti che richiedono energie, sforzi e concentrazione. Ma i guai iniziano quando questi stimoli sono troppo intensi, eccessivi, o si prolungano nel tempo, costringendo la persona a “consumare” moltissime energie e risorse psicologiche per tamponare la situazione.

In questi casi si presenta il burden del caregiver cioè una particolare risposta allo stress cronico che viene percepito dai caregiver e dovuto alle loro azioni di cura nei confronti di familiari ammalati. Il burden del caregiver è una sindrome con manifestazioni psicofisiche simili al burnout, con una sensazione crescente di stanchezza e di esaurimento emotivo, che può portare ad un calo delle difese immunitarie, allo sviluppo di sintomi psichici come ansia e depressione, e con problematiche varie come disturbi del sonno, disturbi gastro-intestinali e un generale peggioramento della qualità di vita.

Spesso il caregiver può sentirsi molto coinvolto, sentendo di aver assunto una responsabilità che non può delegare, al punto da percepire come una propria colpa anche eventuali criticità o peggioramenti nel proprio parente ammalato. In molto casi il burden porta a sintomi sempre più intensi e può essere tale da portare il soggetto a dover ricorrere egli stesso ad una cura medica. È quindi importante non sottovalutarlo, ed allo stesso tempo, trovare dei rimedi efficaci per gestire lo stress.