I primi freddi, le prime influenze. Noi tutti conosciamo quali sono i sintomi tipici dell’influenza: febbre, mal di testa, malessere generale, dolori muscolari ma non solo. A questi si associano altri sintomi di tipo respiratorio come tosse, mal di gola e raffreddore. L’influenza viene trasmessa per via aerea e quindi nei luoghi affollati, come mezzi pubblici, centri commerciali e tutti quei posti dove si è a contatto con molte persone, è molto più facile contrarla. Bisogna seguire semplici regole generali per evitare l’insorgere dell’influenza come lavarsi sempre ed accuratamente le mani, soprattutto dopo aver tossito o starnutito, coprirsi naso e bocca mentre si starnutisce o si tossisce, rimanere a casa se malati in modo da non infettare altre persone.

Per prevenire e combattere le influenze tipiche che arrivano in questa stagione, ci sentiamo spesso dire da medici ed esperti di vaccinarci. Vaccinandosi, infatti, si diventa immuni e si evita di prendere la malattia ed inoltre, in caso di sviluppo di sintomi influenzali, questi sono molto meno seri e, generalmente, non seguiti da ulteriori complicazioni. Il periodo migliore per vaccinarsi va da metà Ottobre alla fine di Dicembre. La vaccinazione è consigliata soprattutto per pazienti a rischio: bambini, adulti di età superiore ai 65 anni, persone affette da malattie croniche e tutti i soggetti che ricoprono delle cariche o sono addetti a servizi di pubblico interesse (polizia, vigili del fuoco, medici, infermieri, etc.).

Per avere una protezione completa bisogna aspettare dalle 3 alle 4 settimane e la durata di copertura del vaccino varia dai 6 agli 8 mesi. Le complicanze dell’influenza vanno dalle polmoniti batteriche al peggioramento di malattie preesistenti (quali malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche), alle sinusiti e alle otiti. Per tale motivo, nei casi maggiormente a rischio, si consiglia il vaccino antinfluenzale.