“In Italia, a fronte di quasi 6 milioni di anziani affetti da patologie croniche gravi e disabilitanti, solo 1 milione è preso in carico dal SSN in ADI, Hospice e RSA”. Questo, lo spunto di riflessione su cui si è basato il terzo convegno di Italia Longeva che si è svolto lo scorso 11 e 12 Luglio a Roma, presso il Ministero della Salute. Due giorni fitti di convegni e tavole rotonde a cui ComfortCura ha partecipato ed in cui sono stati trattati diversi temi fondamentali sulla terza età.
Italia Longeva è un’associazione istituita nel 2011, creata dal Ministero della Salute, dalla Regione Marche e dall’IRCCS INRCA (Istituto Nazionale Ricerca e Cura Anziani) per promuovere una nuova visione dell’anziano, affermando la sua centralità nelle politiche sanitarie.
Una delle principali problematiche dei sistemi socio-sanitari è l’assistenza continuativa dei pazienti anziani e cronici. Il convegno di Italia Longeva ha dato modo di sviluppare un dibattito e una discussione volta a sensibilizzare e a proporre modalità efficaci e sostenibili di assistenza e cura. Un’occasione di incontro e di confronto tra rappresentati del Ministero della Salute e istituzioni territoriali, Regioni, ASL, medici, società scientifiche ed aziende private del comparto farmaceutico, sanitario e socio-sanitario in cui si è cercato di condividere le buone pratiche e i percorsi virtuosi nell’ambito della presa in carico di pazienti fragili.
Si è parlato anche di innovazione tramite la Tecnoassistenza ovvero l’assistenza sanitaria domiciliare. Essa comprende la telemedicina, la teleassistenza e l’ambient assisted living. Lo scopo della tecnoassistenza è quello di favorire una maggiore autonomia nell’invecchiamento, il miglioramento delle dinamiche famigliari e il contenimento dei costi sanitari attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie.
Le RSA rappresentano ancora uno scenario molto variegato con forti disomogeneità a livello territoriale. Infatti al Nord, un over65 ha il triplo delle possibilità di essere ospitato in una residenza sanitaria assistenziale rispetto a un cittadino del Sud. È necessario fronteggiare il continuo aumento di ultrasessantacinquenni e l’inevitabile perdita di autonomia, investendo in reti assistenziali e tecnologia.
Durante il convegno sono anche stati presenti i dati in merito all’indagine 2018 sull’ADI in Italia, che si prefiggeva di individuare le criticità ma soprattutto ciò che funziona nell’Assistenza Domiciliare Integrata per mettere in luce le pratiche più innovative, efficaci e replicabili.