Italia: un paese anziano
Le ultime stime rivelano che l’attuale invecchiamento della popolazione mondiale è un fenomeno senza precedenti. In Europa, la percentuale degli over65 sul totale della popolazione passerà dal 19,7% del 2018 al 29,1% nel 2060. In Italia, la quota di over 65 salirà dal 22,6% del 2018 al 34,3% nel 2060, ben maggiore alla media europea.
Un altro indicatore che sottolinea la crescita degli over rispetto ai giovani è l’indice di vecchiaia che viene definito come il grado di invecchiamento di una popolazione, e cioè il rapporto percentuale tra il numero degli ultrasessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. In Italia l’indice di vecchiaia è 173 (vale a dire 173 anziani contro 100 giovani); ben più alto di altri paesi europei come Francia (105) o Spagna (128), con un trend in costante crescita di circa 3 punti all’anno.
Nonostante l’Italia sia il paese europeo più anziano, risulta essere però il fanalino di coda in Europa in quanto a strutture dedicate agli anziani. Il Senior Housing, già sperimentato con successo negli Stati Uniti e nei paesi del nord Europa, inizia solo ora ad affacciarsi nella realtà italiana.
Anche la composizione delle famiglie sta cambiando: la famiglia italiana è sempre meno numerosa, ed è principalmente composta da coppie senza figli o persone sole. La domanda sorge spontanea, chi si prenderà cura della “nuova” generazione di anziani?
Più precisamente, in Italia ci sono più di 7 milioni di over 75, parliamo di 11,5% del totale della popolazione, il 38% di questi vive sola. La maggior parte di queste persone vive in case che non sono più adatte alle nuove condizioni fisiche a cui l’anziano deve far fronte. Infatti, le case di proprietà degli anziani, hanno più di 50 anni, sono di dimensioni troppo grandi rispetto alle loro necessità (si parla di almeno 4 stanze), spesso situate in edifici senza ascensore, con impianti obsoleti e molte barriere architettoniche. Un altro dato indicativo riguarda il numero di accessi al pronto soccorso da parte di anziani: il 76,9% degli anziani si reca al pronto soccorso in seguito ad una caduta e, analizzando i dati, le cadute negli anziani risultano essere responsabili dei 2/3 delle morti per incidente domestico.
Quali soluzioni abitative per gli over 65 in Italia?
Le soluzioni abitative per gli over 65 in Italia, si suddividono in base al grado di autosufficienza della persona. Tuttavia, in ogni regione italiana vigono delle normative diverse che disciplinano i requisiti strutturali, architettonici e di funzionamento, nonché la classificazione delle diverse strutture. Per i non autosufficienti la soluzione è rappresentata dalla Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA), mentre per gli autosufficienti ci si può rivolgere alle Case di Riposo (anche chiamate Case Albergo o R.A.) che forniscono assistenza di tipo leggero; i co-housing organizzati in alloggi con servizi comuni in cui vige il principio della condivisione sia di costi che di spazi; e infine i Senior Housing.
Un’altra soluzione a cui spesso si ricorre è la badante: fenomeno tipicamente italiano, sviluppato maggiormente nel nord Italia e che prevede l’assistenza dell’anziano a domicilio. Si tratta tuttavia di un’assistenza poco specializzata. È difficile stimare il numero complessivo di badanti in Italia, essendoci una forte componente di lavoro irregolare, ma si stimano circa 1 milioni di lavoratori domiciliari (tra badanti e colf).
Nuovi stili di vita degli anziani e Senior Housing
L’anziano è sempre più consapevole della propria vita, ed è inserito in una rete di relazioni, progetti e attività che gli consentono di sentirsi ancora protagonista della sua quotidianità. Vuole liberarsi sempre di più dalle incombenze quotidiane, dedicandosi maggiormente ai propri interessi. Ed è proprio in questo target che si colloca l’idea di Senior Housing.
Il Senior Housing è una formula abitativa destinata agli over 65 autosufficienti, che promuove l’invecchiamento attivo. Si tratta di complessi immobiliari suddivisi in miniappartamenti, dotati di cucina-soggiorno, camera da letto e bagno, appositamente progettati per gli over 65 autosufficienti e semi-autosufficienti. La loro realizzazione ha lo scopo di rispondere ad un’esigenza di comfort, tranquillità e sicurezza, grazie all’applicazione di tecnologie all’avanguardia per monitorare e assistere i residenti, in quanto gli appartamenti saranno dotati dispositivi di domotica all’avanguardia, oltre all’eventuale presenza di personale medico e assistenziale a richiesta. Si tratta di piccoli condomini che prevedono ampi spazi comuni, atti a promuovere la socializzazione tra gli anziani: soggiorni comuni e sala polivalente, sala ristorante, palestra e lavanderia. In via generale il Senior Housing è un “residence” situato in una zona residenziale della città, ben collegato con i mezzi di trasporto, in prossimità di negozi e servizi quali ufficio postale, ambulatori, chiesa, etc.
Il costo della locazione degli appartamenti varia in base alle tipologie e dimensioni, oscillando tra i 30 e 70 euro al giorno per l’affitto base, nel quale solitamente sono comprese le utenze e la gestione delle parti comuni. A questi si possono aggiungere dei “pacchetti” accessori di vario genere che contengono servizi come il pasto, le pulizie, il lavaggio della biancheria, il servizio infermieristico, medico, fisioterapico, o un fattorino per le commissioni, etc. Gli utenti senior possono così mantenere l’autonomia data da un alloggio privato e combinarla con il sostegno di servizi offerti da personale specializzato, secondo le necessità.
I vantaggi di vivere in un Senior Housing sono molteplici, soprattutto dal punto vista della sicurezza, sia per l’anziano che per il famigliare, grazie alle tecnologie all’avanguardia di cui l’appartamento può fornito. Anche se ancora in salute, l’over 65 non ha più la stessa energia di un quarantenne, e avere a disposizione un appartamento pensato appositamente ai suoi bisogni che stanno mutando, è un’ottima soluzione. Inoltre, l’anziano può vivere a pieno la propria socialità, essendo un condominio esclusivamente rivolto agli over 65, con vari spazi comuni e con molte attività a cui aderire e partecipare.
Il Senior Housing si pone come soluzione intermedia tra la completa autonomia della casa privata e l’assistenza di una RSA, essendo quindi ideale per gli anziani che stanno sperimentando i primi segni del tempo. È un modello abitativo innovativo che promuove un invecchiamento attivo e sicuro. Un’alternativa per chi è autosufficiente e vuole vivere in una propria casa, sapendo che in caso di necessità, dispone di tutti i servizi di cui potrebbe necessitare.
Rispetto agli altri paesi europei, dove questa formula è molto utilizzata, in Italia esistono pochissime soluzioni attive ed ancora a livello ancora sperimentale. Stanno sorgendo anche dei Senior Housing di piccole/medie dimensioni (20-50 appartamenti) adiacenti alle RSA, venendosi così a creare un’offerta sinergica di servizi per gli anziani a diversi livelli di intensità.