A più di un anno dallo scoppio della pandemia da Covid-19, gli italiani hanno riscoperto il valore dello star bene a tutto tondo. Il tema della salute è diventato centrale ed in parte anche fonte di preoccupazione dopo quanto accaduto.

Ma cosa si intende quando parliamo di salute?

La definizione che ne ha dato l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per la prima volta nel 1948 è la seguente: uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. Per conseguirlo l’individuo o il gruppo devono essere in grado di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, soddisfare i propri bisogni, modificare l’ambiente o adattarvisi.

Ancora oggi l’idea maggiormente condivisa riguardo al concetto di salute fa riferimento allo star bene fisicamente e godere di un generale benessere, di una buona qualità della vita e di uno stile di vita sano. Le persone hanno imparato a prendersi maggiormente cura di sé stesse e dei propri cari che siano figli, genitori, compagni e parenti; consapevolezza raggiunta da molti nel periodo di lockdown, oltre ad un ritrovato riconoscimento del ruolo dei medici e degli operatori sanitari. È ormai chiaro come uno stile di vita sano, un’alimentazione equilibrata e la giusta dose di movimento e attività fisica possono cambiare radicalmente la nostra salute.

Grazie alla pandemia c’è stata, inoltre, una presa di coscienza generale sul fatto che i nostri comportamenti abbiano ripercussioni anche sul mondo che ci sta attorno: la nostra salute è connessa alla saluta del pianeta. Dunque è necessario ridurre il nostro impatto, preservare l’ambiente avviando scelte di consumo consapevoli.

Imparare a nutrire il proprio corpo in modo equilibrato è quindi il primo passo per raggiungere un equilibrio psicofisico e una vita migliore.